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FEUDAL NATIONAL GEOGRAPHIC

Nella precedente epistola ho scoperchiato la pentola sprigionando un bel pò di vapore... con questa il conenuto del pentolone scoperto si raffredda... perciò bisogna operare una sostituzione... cominciamo a pensare...

Passeggiando lungo i sentieri del feudo abbiamo incontrato uno strano animale. Dopo un pò ci siamo resi conto che si trattava di uno SCRATOLO, serpentello che passa la sua esistenza non facendo assolutamente nulla. È caratterizzato da una piccola sacca e un solo atro che utilizza per generarvi uno sfregameno. Si nutre molto di rado e solo usando buoni pasto della Tickets Restaurant sottratti in qualche modo all’ente convenzionato. La vita media si aggira tra i cinque e i centotre anni, il colore è tendente al giallo, rosso, indaco, marrò, magenta per questo è esageratamente timido e riservato ed è assolutamente inadeguato alla vita comunitaria, infatti ciò che gli esperti sconsigliano è la sua presenza in caso di vulnerabili fanciulli votati all’imitazione supina del suo caratteristico modo di fare.

La passeggiata nella polis continua, incrociamo quattro persone. Ironia della sorte vuole che ognuno di essi portasse addosso un particolare animale: uno portava un bellissimo FALCO scuro sul braccio sinistro, il suo socio un GUFO con gli occhi semichiusi sulla spalla destra un altro un sensuale RAGNO sulla spalla sinistra e la ragazza uno SCORPIONE rosso sul seno destro.
Dopo questo strano incontro tra sorpresa e stupore ci siamo immediatamente chiesti se può esistere tra questi animali qualche legame particolare.
Che né pensate delle quattro persone?

Continuando la passeggiata passiamo lungo la Cordigliera e incontriamo un TRACK, animale molto socievole che per dare il meglio di se ha bisogno di stare fra gli altri della stessa specie. Tale esemplare di vertebrato se viene provocato assume un caratteristico atteggiamento per evitare che all’interno del gruppo venga sopraffatto da qualche anormale simile meno intelligente e molto avventato. Assistiamo piacevolmente allo spettacolo del track e superiamo la villa della città.

All’orizzonte riconosciamo il parco di KATA TJUTA abitato dagli ANANGU, popolo dalla calma tombale che tutti ricordano per essere stato scelto dall’essere Superiore come destinato raccogliere la prova della sua esistenza.
Un giorno, infatti, venne rinvenuto un oggetto di una certa consistenza a forma cilindrica con un’apertura nella parte superiore. I SANTONI del gruppo interpretarono il fenomeno come la vendetta dell’Essere Superiore per aver accolto e rifocillato alcuni viaggiatori dalla pelle rossa giunti per caso nella loro terra alla ricerca del NIRVANA. Il capo tribù portò immediatamente l’ignoto oggetto allo SCERIFFO BIANCO, il quale a sua volta lo sottopose all’attenzione del MAGISTER, quest’ultimo immediatamente dispose l’esame della RES presso l’Istituto di Ricerca della Scienza e della Tecnica. Dopo essere stato sottoposto a ogni tipo di test all’oggetto venne data una definizione: Bottiglia di vetro da 33cl vuota.
Dopo la scoperta gli Anangu divennero i maggiori distributori del prodotto generando un aumento di capitale pro-capite impensabile qualche anno prima.

Percorrendo lo stretto viale che collega la rocca al tempio di ATE, figlia di Eris, notiamo un tendone enorme, ben tenuto, all’apparenza resistente a fuoco e acqua.
Chiediamo al custode e veniamo informati che si tratta di un tendone da circo. Noi incuriositi chiediamo gli orari degli spettacoli ma MING, questo il nome dell’uomo, risponde infastidito:

”GIOVANI, MI DISPIACE MA GLI SPETTACOLI SONO STATI TUTTI ANNULLATI, IL PERCHÉ ANCORA NON LO SÒ, AIUTATEMI VOI A SCOPRIRE LE CAUSE DI TALE FALLIMENTO”

 

PASQUINO

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