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Alcune Manchevolezze


Cari lettori qualche giorno fa ci hanno contattato e ci hanno sottoposto all’attenzione di un vecchio articolo comparso sul questo sito il 09/10/03, qualche giorno dopo, il più volte discusso, concerto degli Africa Unite tenutosi il 27/09/03 in piazza Umberto I a Riccia.
Ringrazio anticipatamente la visitatrice che ci ha contattato e la invitiamo a partecipare e a commentare anche i futuri articoli de sito.

Riportiamo la E-Mail:

Prima di tutto complimenti per il tuo sito: è molto carino! E’ da poco che lo visito e forse anche per questo, quello che sto per scriverti potrebbe risultare una storia vecchia.
Leggendo un pò tra gli articoli ne ho trovato uno che mi ha un pò meravigliato, mi sto riferendo a quello sugli Africa del 09/10. Iniziamo col dire che io non ho niente contro di loro, anzi è un gruppo che a me piace molto e ho assistito anche al concerto divertendomi molto, ma andiamo avanti, tu hai fatto riferimento al dopo concerto e hai detto che molte cose che sono state dette erano e sono delle corbellerie: siamo d’accordo su alcuni punti e cioè sull’equivoco con lo scambiare le canne con siringhe e sull’errore che le persone che seguono questi tipi di gruppi siano tutte drogate.
Poi non parliamo di quello che dicono sui comunisti, poveri noi! La cosa però che personalmente
mi ha dato più fastidio è che tu non abbia fatto cenno a quello che si è trovato (realmente) la domenica mattina 28 in Piazza Umberto I, mi sembra che tu non abbia la vista buona: non c'erano bottiglie! Ma un “casino” di bottiglie rotte, la piazza era ricoperta di vetri, sembrava un tappeto di cristallo.

Arrivo alla domanda con la speranza che tu risponda: “Il senso di tutto qual’è? Questa gente dove ha il senso civico?”
Pensa alla fatica che i nostri operatori ecologici hanno dovuto fare per togliere anche il più piccolo frammento di quelle bottiglie, (avrei voluto vedere te con la scopa in mano).
L'ultima cosa e poi ti saluto potevi risparmiarti di paragonare questa vicenda con la sagra dell'uva; la gente durante tutta la sagra non ha mai rotto un’ infinità di bottiglie come la sera del 27 settembre. Forse perché è più civile?

LA RISPOSTA DI GIROSCOPIO
Cara amica, come tu ricorderai, la settimana seguente al concerto è stata funesta perché piena di critiche. Noi con il nostro articolo volevamo condannare le infamie e le non giuste polemiche mosse contro la serata riuscita e pacifica del 27.
Come vedi, usiamo due aggettivi: uno RIUSCITA, grazie alla presenza enorme di giovani, non solo di riccesi, intervenuti nella più bella piazza di Riccia; l’altro è PACIFICA perché questi giovani hanno ballato, saltato, pogato, cantato e seguito il concerto con cori in maniera allegra e vitale.
Ma questo non è solo il nostro punto di vista, è anche quello di Bunna, Parpagliole e di tutti gli altri componenti degli Africa Unite.

Per quel che riguarda il dopo concerto, siamo d’accordo con te: infatti i “rompitori di bottiglie” dovevano evitare la loro opera deprecabile, ma non vorremmo neanche trascurare il verificarsi del BLAK-OUT che, complice dei vandali, li ha coperti e mimetizzati.
Dunque i nostri operatori ecologici hanno la nostra piena riconoscenza e solidarietà; e grazie a te per averci segnalato la nostra manchevolezza.
Tutto sommato, come dicevano i latini “semel in anno licet insanire” (una volta all’anno è consentito darsi alla pazza gioia). Infatti è così per piazza San Giovanni il Primo Maggio, è così per le strade di Riccia durante la Sagra dell’uva, è così durante i concerti quando esplode la vitalità e l’esuberanza dei giovani!


giroscopio

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